Le smart city non sono più solo un progetto al quale lavorare ma pura realtà. Non ha quindi più senso definirle “città del futuro”. Grazie al supporto della tecnologia, i centri urbani hanno iniziato da tempo il processo di trasformazione che li sta conducendo nel diventare, a tutti gli effetti, dei centri intelligenti.
È merito dei sistemi innovativi e delle strategie all’avanguardia che sono state adottate. Soluzioni queste che hanno condotto ad un miglioramento della vita dei cittadini ed a una maggiore efficienza delle città stesse.
Ma quali sono le più smart al mondo? Ci ha pensato Smart City Index 2024 a rispondere a questo quesito stilando, come ogni anno, la classifica dei centri urbani più virtuosi e tecnologicamente avanzati.
La città più smart d’Europa è lei
La città di Zurigo, in Svizzera, si riconferma la città più smart d’Europa e del mondo. A stabilirlo, per il quarto anno consecutivo, è lo Smart City Index 2024 che l’ha posizionata sulla vetta della classifica dei centri urbani più intelligenti.
Un risultato ottenuto grazie alle valutazioni positive date dai suoi abitanti. Le politiche innovative adottate a Zurigo hanno consentito, infatti, di ridurre l’impatto ambientale della mobilità e di molte strutture che operano sul territorio, garantendo, nello stesso tempo, una grande efficienza energetica.
Al secondo posto della classifica troviamo Oslo, città che spesso, nel Vecchio Continente, viene presa come esempio virtuoso da seguire per i centri che intendono diventare sempre più smart. Il terzo posto della classifica europea lo ricopre, invece, Ginevra seguita da Copenaghen e Londra.
Come si classificano le città italiane
I centri urbani italiani a che punto sono nel percorso di transizione verso le smart city? Visionando la classifica mondiale bisogna scendere abbastanza in giù (fino al 51esimo posto) per scorgere una città tricolore.
Si tratta di Bologna, seguita da Milano all’82esimo posto e da Roma al 122esimo. I numeri sono chiari: l’Italia deve lavorare ancora tanto per stare al passo delle altre città europee. Le potenzialità ci sono, la voglia anche e ora anche i fondi per poter intervenire in modo concreto.
Sarà possibile farlo, infatti, grazie ai 17 miliardi stanziati dal PNRR per lo sviluppo delle smart city. Per trasformare i propri centri in realtà intelligenti l’Italia punta sulla transizione ecologica e sulla mobilità elettrica, lavorando sulla sicurezza stradale e sui servizi digitali.
Molto è stato già fatto sul fronte della micromobilità elettrica, ampiamente diffusa nel nostro Paese. Le piste ciclabili aumentano e sono sempre più frequentate, con mezzi di proprietà e in sharing. Sono due le grandi città del Bel Paese che si distinguono in Europa per l’uso di biciclette e monopattini elettrici per gli spostamenti urbani.
Roma e Milano segnano il record dei tragitti percorsi con i mezzi dell’ultimo miglio: rispettivamente 5 milioni e 2,5 milioni chilometri. Secondo le statistiche 7 italiani su 10 possiedono almeno un e-bike o un e-scooter che usano per spostarsi in città, per andare al lavoro, a scuola e per il tempo libero.