Smart city pensata per i bambini: caratteristiche, necessità e vantaggi 

Quando si può parlare di smart city inclusiva, anche per i più piccoli? Quali sono gli elementi chiave che rendono una città a misura di bambino: vantaggi e azioni da realizzare
bambino gioca in città
Shutterstock

Oggi si parla sempre più spesso di smart city, delle città che stanno lavorando per apportare un cambiamento sostanziale nella conformazione dei propri spazi per una vita urbana diversa. Grazie all’uso delle nuove tecnologie, innovative, intelligenti e anche sostenibili si punta ad un deciso miglioramento della vita dei cittadini. 

L’obiettivo è creare un ambiente più accogliente, nel quale si cresce e si dialoga, dove tutti si sentono inclusi. Ma nelle città di oggi l’inclusività esiste davvero per tutte le fasce della popolazione? È questa la domanda che i centri urbani devono porsi per mettere in atto un cambiamento che renda anche i bambiniparte integrante della comunità. 

E allora come creare una smart city a misura di bambino e quali sono le linee che le amministrazioni devono seguire per lavorare bene? Scopriamo quali sono gli elementi chiave che rendono una città smart, sicura e accogliente anche per i più piccoli della comunità. 

Caratteristiche di una smart city pensata per i bambini 

Rendere una smart city a misura di bambino significa garantire ai più piccoli le libertà di cui hanno bisogno senza far mancare loro la sicurezza e l’accoglienza che una comunità deve dimostrare nei confronti di tutti, anche dei più piccoli. 

Per troppo tempo ci si è dimenticati delle esigenze dei bambini guardando solo ai bisogni degli adulti. In una città che è pronta a ridefinirsi, invece, si riparte dal concetto che tutti i cittadini vivono meglio in un contesto urbano ridisegnato sulle esigenze dei più piccoli. Se si promuove la partecipazione dei bambini e allo stesso tempo si lavora sulla loro sicurezza e autonomia di movimento, anche le famiglie vivono meglio. 

In un contesto urbano ridefinito a misura di bambini, questi devono sentirsi liberi innanzitutto di giocare, di divertirsi e di muoversi. Non solo nelle zone a loro deputate come le scuole o le aree ricreative, ma in tutto il tessuto cittadino. 

Ecco allora che una smart city non può non avere zone dove sicurezza, salute e spensieratezza dei più piccoli sono tutelate. Occorre, dunque, creare tante aree verdi, zone pedonali protette e infrastrutture per la mobilità dolce e sostenibile. Così i bambini vivranno, in città, in maniera più libera e accogliente. 

A volte servono piccoli interventi urbani per cambiare le cose. Basta regalare ai giovani la sicurezza in strada per dare loro anche una prima ventata di autonomia, percorrendo magari da soli il tragitto casa-scuola. Lo stesso vale per il movimento nei quartieri che aiuta a stimolare il gioco e dunque la socialità. 

Stare con gli altri, non solo con i coetanei, ma con tutte le persone della comunità aiuta a vivere la città in maniera più autentica ristabilendo così una connessione sempre più solida. 

In che modo la tecnologia può migliorare la qualità della vita dei più piccoli 

Nel lavoro che le città sono chiamate a fare per realizzare una nuova configurazione, non può mancare l’aiuto delle tecnologie smart. Esse, infatti, devono essere utilizzate affinché si rendano utili per rispondere ai nuovi bisogni urbani. 

In questo caso possono contribuire a rendere più sicuri e vivibili, soprattutto per i bambini, i centri urbani. Più sicurezza stradale e spazi per la socialità è quello che serve per rendere una smart city a portata di bambino. 

Entrano in gioco così gli interventi di urbanistica tattica come l’installazione dei sensori di sicurezza che rendono la circolazione dei pedoni e dei ciclisti più libera. Si tratta di sistemi altamente innovativi ed intelligenti che tramite dei sensori e dei led aiutano i più piccoli ad attraversare la strada in maniera più sicura. 

Gli automobilisti vengono avvisati dei pedoni in arrivo tramite sistemi di allarme a led così che questi possano rallentare per tempo evitando gli incidenti stradali.

Anche le app di monitoraggio possono rendere più autonomi e sicuri i bambini quando vanno a scuola. I più piccoli imparano a cavarsela da soli ed i genitori possono seguire il percorso che il figlio fa per arrivare a destinazione.

Esempi di smart city a misura di bambino nel mondo 

In Europa il percorso verso la realizzazione delle smart city è già iniziato da diverso tempo. Alcune realtà sono più avanti di altre. Tra queste spiccano certamente Copenhagen e Amsterdam, considerate dei veri esempi da seguire, sotto il profilo della sostenibilità e non solo. 

Nei loro progetti di riorganizzazione urbana, infatti, non hanno attuato solo soluzioni di mobilità condivisa e green, riducendo traffico e migliorando la qualità dell’aria. Hanno pensato anche ai più piccoli con soluzioni che sono pensate proprio per includerli nella vita urbana. 

In entrambe le realtà ci sono, infatti, marciapiedi e spazi adatti al passaggio dei passeggini. Molti e ampi sono gli spazi verdi, i parchi e le aree gioco sparsi in giro per la città. E poi ancora piste ciclabili e mercati all’aperto che dispongono di zone condivise dove i bambini possono divertirsi e socializzare. 

LEGGI ANCHE:

Quando si può parlare di smart city inclusiva, anche per i più piccoli? Quali sono gli elementi...
Platum insieme ad altri operatori del mondo e-scooter chiede modifiche urgenti del nuovo Codice della Strada: ecco...
Quale dei mezzi elettrici è ideale per i tuoi spostamenti? Consigli e suggerimenti per una scelta utile...
Set your categories menu in Header builder -> Mobile -> Mobile menu element -> Show/Hide -> Choose menu
Shopping cart

Unisciti alla community Platum

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità e scopri in anteprima i nostri prodotti.

Privacy Policy