Nel cuore pulsante delle città moderne, dove i ritmi veloci incontrano la necessità di muoversi in modo smart e innovativo, emerge il brand Platum. Il nome sintetizza la mission aziendale: creare una nuova piattaforma di riferimento della mobilità urbana, a Platform of E- Mobility, attraverso la produzione e vendita di monopattini elettrici, e-bike e prodotti di micromobilità elettrica dal design ricercato, dall’animo spiccatamente Made in Italy.
Platum non si limita a produrre e vendere mezzi di trasporto, vuole ridefinire le regole del gioco, creando consapevolezza attorno a tematiche legate alla e- mobility e incentivando anche il dialogo attorno a smart city e sostenibilità.
Per farlo si affida anche alle voci di Platum. Questa è la prima di un lungo ciclo di interviste che ti permetterà di conoscere le persone che ogni giorno lavorano per offrirti un nuovo modo di vivere e circolare in città.
Alessandro Summa, chief strategy and brand officer del marchio Platum racconta come nasce l’idea di creare il brand, cosa lo differenzia dai competitor e quali sono i progetti su cui è attualmente concentrato, che permetteranno all’azienda di presidiare il mercato e guidare la rivoluzione della mobilità dolce.
Alessandro, Iniziamo con la storia del brand: com’è nato il nome Platum e quali esperienze o bisogni hanno ispirato la fondazione del brand?
Platum deriva da Platfom of E- Mobility e nasce dalla volontà di creare un nome che potesse racchiudere l’obiettivo principale dell’azienda, ovvero creare la piattaforma della micromobilità elettrica, un punto di riferimento in grado di rivolgersi alle aziende e ai consumatori finali. L’ispirazione è nata dall’osservazione di un mondo in continuo cambiamento, dove ormai è necessario pensare a nuovi modi di circolare e proporre soluzioni innovative, su misura in base al tipo di utente, con alte performance tecniche e un design d’eccezione.
Qual è la vision che guida Platum nel settore della micromobilità elettrica e come si riflette nella mission aziendale?
Noi in Platum lavoriamo con l’obiettivo di creare il prodotto più idoneo agli spostamenti dei consumatori, ovvero un mezzo di trasporto elettrico e green, che possa rispondere alle esigenze differenti della nostra platea, che è ampia e diversificata: dalla madre che deve accompagnare il figlio a scuola, al giovane che ama fare trekking in bici o muoversi in città col monopattino elettrico, fino al professionista che si reca a lavoro in modo smart. I nostri prodotti permettono ai consumatori di muoversi in modo alternativo, divertente, economico e veloce.
Per arrivare a questa vision lavoriamo, dal lato tecnico e produttivo, con un team di professionisti capace di sviluppare mezzi di micromobilità urbana con un design italiano, fianco a fianco con i brand più prestigiosi del contesto italiano e internazionale. Mentre dal lato commerciale, possiamo contare su una rete di retailer dell’elettronica di consumo sparsi in tutta Europa, che ci supporta. In tanti punti vendita sono presenti aree brandizzate che hanno l’obiettivo di mostrare ciò che creiamo e proporlo ai consumatori che cercano soluzioni di spostamento alternative, veloci e innovative rispetto alle tradizionali.
In base alle tue risposte il cliente ha un ruolo chiave in fase di ascolto e produzione, ma in che modo Platum si differenzia da altri giocatori nel mercato della micromobilità elettrica? Ci sono specifiche innovazioni o approcci che considerate unici nel vostro brand?
Platum è un’azienda unica nel suo genere in Europa perché è in grado di poter sviluppare un’ampia gamma di prodotti per la micromobilità, da monopattini alle bici elettriche, adatti a un pubblico molto vasto di consumatori finali. Il consumatore può soddisfare tutte le sue esigenze affidandosi a un unico marchio, serio, affidabile e con valori precisi. Pensiamo anche agli accessori e alle parti di ricambio in modo da rispondere al 100% alla domanda dei nostri clienti. Inoltre, sviluppiamo prodotti di design con tecnologie proprietarie. Tutto ciò unito a una capacità distributiva capillare.
Nel corso del tempo abbiamo sviluppato tante idee e tecnologie, capaci di renderci orgogliosi e spingerci a fare ulteriori ricerche. Tra queste spicca quella del motore col cambio sul monopattino, studiato per soddisfare le esigenze dei consumatori che richiedevano un prodotto performativo anche in condizioni particolari, capace di affrontare anche salite impegnative senza scendere dal monopattino. Abbiamo colto tale esigenza e per soddisfarla abbiamo creato un prodotto brevettato in grado di circolare nelle strade miste delle città, garantendo un’autonomia più durevole e ottime performance nelle salite ripide.
Le tecnologie mirate al miglioramento dei monopattini non sono le uniche che stiamo studiando e brevettando, siamo occupati con ulteriori innovazioni dedicate alle e-bike.
Insomma, parliamo di un terreno fertile per l’innovazione, ma sicuramente non privo di ostacoli. Quali sono le maggiori sfide che Platum sta affrontando attualmente nel mercato della micromobilità elettrica e come intendete superarle? Ci sono opportunità specifiche che state puntando a sfruttare?
Assieme all’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e le associazioni di categoria della mobilità elettrica urbana stiamo lavorando per ottenere dalle istituzioni regole chiare e serie legate al mondo della micromobilità elettrica urbana. Tali leggi sono state annunciate già da diversi anni, ma non sono ancora state applicate in modo stabile e definitivo e ciò ha rallentato lo sviluppo e l’evoluzione di strumenti e veicoli specifici. La regolamentazione, soprattutto quella legata all’uso del monopattino elettrico, ha impedito il suo sviluppo in maniera più decisa, tant’è che il mercato attualmente ha numeri negativi e ciò non ci sta permettendo di crescere e sviluppare in maniera veloce e dinamica tutto ciò che avevamo in mente.
Non possiamo negare che nella filosofia di Platum, non manca l’attenzione a scelte green e consapevoli. Come si inserisce la sostenibilità nella strategia complessiva di Platum?
Soprattutto in un contesto incerto da un punto normativo italiano, vogliamo aiutare l’utente a muoversi consapevolmente, orientarsi sui temi della urban mobility e capire cos’è la micromobilità elettrica, inserendo il discorso in un contesto più generale legato a cambiamenti di abitudine e mentalità, offrendo nuove soluzioni per vivere la città, che sempre di più sarà smart city.
Per creare rumore e informare le persone su temi tanto importanti avete deciso di sviluppare anche un nuovo sito web e pubblicare un magazine: perché avere sentito il bisogno di introdurre questo strumento nella vostra strategia di comunicazione?
Platum crede nei valori di green mind, innovazione e accessibilità, in un nuovo modo di vivere la città che sia innovativo e smart. Per questo creiamo soluzioni di micromobilità elettrica urbana e con questo magazine vogliamo aiutare l’utente a fare una scelta consapevole che gli permetta di muoversi in città evitando ore nel traffico e addirittura divertendosi, spostarsi in modo cool e sostenibile.
Insomma, avete le idee molto chiare anche in ambito comunicativo e la rivoluzione della mobilità dolce oggi vi vede impegnati su più fronti, da quello informativo a quello produttivo, ma parliamo anche del futuro: come vedete il brand nei prossimi cinque anni e come prevedete di evolvere nel contesto della micromobilità elettrica?
Platum nei prossimi cinque anni vuole continuare a espandere le proprie linee di prodotto: non ci fermeremo solo ai monopattini e alle biciclette, ma lanceremo il primo e-moped in modo da raggiungere il più alto numero di consumatori. Allo stesso tempo, cercheremo di diversificare i canali distributivi proponendo il prodotto più idoneo all’interno del punto vendita più indicato, capace di esporlo, raccontarlo e valorizzarlo nel migliore dei modi.