Per chi li usa raramente, i monopattini elettrici in sharing sono una grande risorsa. Nelle principali città italiane, in genere nelle zone più frequentate, se ne trova sempre qualcuno pronto all’uso: se si è in ritardo per un appuntamento o se si è stanchi di camminare, si fa presto a salire a bordo e a partire.
Se però l’uso di questi mezzi di micromobilità elettrica si fa più frequente, o quanto meno c’è il desiderio che diventi tale, allora ha senso chiedersi se continuare ad affidarsi solo ai servizi di sharing o se magari investire nell’acquisto di un e-scooter di proprietà.
Per chi li usa raramente, i monopattini elettrici in sharing sono una grande risorsa. Nelle principali città italiane, in genere nelle zone più frequentate, se ne trova sempre qualcuno pronto all’uso: se si è in ritardo per un appuntamento o se si è stanchi di camminare, si fa presto a salire a bordo e a partire.
Vantaggi economici del possesso rispetto ai servizi di sharing
Il tema è prima di tutto economico. I monopattini elettrici in sharing hanno prezzi differenti in base al brand, ma bisogna sempre mettere in conto il costo dello sblocco (solitamente pari a 1 euro) e poi quello dell’utilizzo, che in genere è compreso tra i 15 e i 25 centesimi al minuto.
Alcuni marchi offrono tariffe diversificate in base all’andatura: quando si è fermi al semaforo, quindi, si paga meno rispetto a quando si procede a buon ritmo. È raro rispetto al panorama delle attuali offerte del mercato, ma esistono anche aziende di sharing che propongono abbonamenti giornalieri, settimanali oppure mensili a prezzi potenzialmente più vantaggiosi rispetto alla tariffa oraria.
L’investimento iniziale necessario per usare l’e-scooter in sharing, insomma, è decisamente contenuto: la differenza la fanno la frequenza e la durata di utilizzo. Immaginando di pagare la tariffa al minuto più bassa (15 centesimi) e di usare l’e-scooter in sharing dal lunedì al venerdì per un tragitto di una ventina di minuti – una situazione che potrebbe essere familiare a tanti pendolari urbani – la spesa mensile si aggirerebbe intorno ai 60 euro e quella annuale intorno ai 700 euro.
A fronte di un uso frequente dell’e-scooter, quindi, sul lungo termine appare economicamente vantaggioso un investimento nell’acquisto di un monopattino elettrico. In commercio esistono vari modelli con caratteristiche e costi molto differenti, ovviamente, ma nella fascia di prezzotra i 450 e i 700 euro si trovano numerosi monopattini elettrici funzionali, performanti e perfetti per gli spostamenti in aree urbane.
Libertà e comodità nell’avere un monopattino personale
L’aspetto economico però non è l’unico a pesare sulla bilancia quando si deve valutare se è meglio continuare ad affidarsi allo sharing o acquistare un mezzo di proprietà: un altro tema da considerare è la libertà di movimento.
L’e-scooter in sharing non è infatti sempre a nostra disposizione: non solo perché il servizio non necessariamente copre in modo capillare ogni città e ogni quartiere, ma anche perché potrebbero non esserci mezzi liberi vicini a noi nel momento in cui ne abbiamo bisogno.
I monopattini elettrici in sharing inoltre hanno delle limitazioni geografiche; quindi, diventa scomodo (o del tutto impossibile) utilizzarli se il nostro punto di partenza o di arrivo è al di fuori dell’area in cui il servizio è attivo. Per alcune tipologie di utenti, quindi, lo sharing non è un’opzione davvero percorribile: per rimpiazzare l’auto o i mezzi pubblici occorrerebbe orientarsi verso l’acquisto.
In qualunque caso, comunque, avere un monopattino elettrico personale chiaramente garantisce una flessibilità, una comodità e una libertà di movimento che altrimenti non sarebbe possibile avere. Il mezzo di micromobilità di proprietà tra l’altro può essere usato facilmente non solo per andare e tornare dal lavoro, ma anche nel tempo libero in città: una scelta consapevole che può avere un impatto sulla qualità dell’aria e sull’ambiente.
Maggiore personalizzazione e cura del proprio monopattino
Da ultimo, i monopattini elettrici in sharing non sono davvero personalizzabili. Al contrario, quando si acquista un e-scooter di proprietà ci si rende immediatamente conto che ci sono molti modi per adattare il mezzo alle proprie esigenze.
Vogliamo trasportare il monopattino elettrico sui mezzi pubblici o nel baule dell’auto? Ci sono i modelli che, una volta ripiegati, risultano particolarmente compatti e agevoli da maneggiare. Vogliamo una guida più stabile, confortevole e sicura? Ci sono modelli più performanti e più pesanti, con pneumatici più larghi, pedane più spaziose e antiscivolo oppure con telai più robusti.
Vogliamo una maggiore autonomia della batteria, perché il tragitto che vorremmo compiere è lungo oppure perché il peso che dobbiamo trasportare è elevato? Ci sono e-scooter che con una sola ricarica possono essere guidati per 40 km o più. Anche la potenza del motore può essere più o meno elevata e, quindi, scelta in base alle proprie esigenze e al tipo di percorso da coprire.
Su un monopattino elettrico di proprietà è poi facile integrare tutti quegli accessori che possono rendere la guida più confortevole e sicura: dal supporto per smartphone agli specchietti retrovisori, passando per il manubrio ergonomico e le borse portaoggetti.
Per preservare e far durare più a lungo il proprio investimento in micro mobilità elettrica, è importante prendersi cura dell’e-scooter personale facendo una periodica manutenzione. Nulla di complicato: si tratta di semplici e brevi controlli che, effettuati regolarmente, permettono di accorgersi di un eventuale malfunzionamento prima che diventi un problema serio.