Non ci sono solo il Codice della strada e le normative nazionali a regolare l’uso della micromobilità elettrica. A disciplinare la circolazione di e-bike, e-scooter & co. potrebbero esserci anche alcuni regolamenti locali, in genere reperibili sul sito del Comune o delle aziende di trasporto pubblico di riferimento.
Concentriamoci in particolare sulle bici elettriche: quali sono i regolamenti locali nelle principali città italiane che chi usa una e-bike dovrebbe conoscere?
Normative sulle e-bike a Roma, Milano e Napoli
Prima di tutto è bene ricordare che i regolamenti comunali poggiano sempre sulla normativa nazionale, che dunque va rispettata a prescindere: a questa possono però eventualmente essere aggiunte limitazioni extra o precisazioni sull’uso delle bici elettriche in determinati contesti urbani.
Nel Comune di Milano, ad esempio, le bici elettriche e tradizionali non possono mai circolare sui marciapiedi, così come su tutto il territorio nazionale, ma possono invece entrare nelle zone a traffico limitato e nelle strade pedonali, a meno che non sia espressamente proibito dalla segnaletica. È vietato l’accesso anche in alcune corsie riservate ai mezzi di trasporto pubblico.
Sempre a Milano ogni passeggero dotato di biglietto può trasportare gratuitamente una bici in metropolitana, in qualunque giorno o orario. Su tram, autobus e filobus è sempre consentito il trasporto gratuito di una bici pieghevole, a patto che resti chiusa e che (quando è ripiegata) non superi le dimensioni di 80x110x40 cm. Sui tram delle linee 4,7 e 31 si può trasportare gratis anche una bici non pieghevole, ma solo in determinati giorni e orari e a certe condizioni, consultabili sul sito www.atm.it.
A Roma le norme locali per il trasporto delle bici elettrica sui mezzi pubblici sono invece diverse, nel senso che le bici a pedalata assistita non sono ammesse né sui bus né sui tram: le indicazioni a cui fare riferimento sono sul sito www.atac.roma.it. A Napoli, infine, le bici non possono essere trasportate sugli autobus in nessuna circostanza, ma sono ammesse invece su altri mezzi pubblici a determinate condizioni: maggiori informazioni sono consultabili su www.anm.it.
Per quanto riguarda la sosta, in ogni città la bici elettrica di proprietà e soprattutto in sharing non può essere parcheggiata sul marciapiede o in qualunque punto sia di intralcio a pedoni e altri veicoli, ma a Napoli in particolare il divieto è esteso anche a zone di particolare pregio storico o architettonico, tra cui piazza del Plebiscito, piazza Municipio, via Partenope e Borgo Marinari.
Sanzioni per le violazioni delle normative sulle e-bike
Così come sono previste sanzioni per chi infrange il Codice della strada, anche chi non rispetta i regolamenti comunali sulla circolazione e uso delle e-bike potrebbe rischiare delle multe. L’entità dipende dal Comune in cui ci si trova e dal tipo di violazione, ma in genere si tratta di sanzioni comprese tra i 10 e i 100 euro.
Alcuni regolamenti locali sull’uso di e-bike sono promossi in via sperimentale; dunque, è utile monitorare periodicamente i canali di comunicazione dell’Amministrazione comunale in cui ci si trova.