La riforma del Codice della Strada arrivata sul finire del 2024 ha fatto ampiamente discutere per diversi aspetti e novità introdotte. Ad oggi porta con sé ancora dubbi e perplessità soprattutto per quanto riguardo la circolazione dei monopattini elettrici.
Per questi dueruote, infatti, sono state emanate nuove e importanti regole che stravolgono in un certo senso l’uso di questi mezzi di micromobilità elettrica. Ma non è tutto. Resta, infatti, ancora aperta la questione sulle targhe per gli e-scooter, obbligatorie per la circolazione di questi mezzi ma in stand-by in quanto manca il Decreto attuativo.
Targa per monopattini elettrici: cosa dice il Codice della Strada
La riforma del Codice della Strada sul tema della circolazione dei monopattini elettrici prevede che tutti i possessori o gli utilizzatori dei mezzi debbano dotarsi di casco, oggi obbligatorie per tutti, dell’assicurazione e debbano provvedere all’installazione del cosiddetto “targhino” sul veicolo.
Nella riforma, si parla della necessità del “rilascio di apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato”. Oltre queste brevi nozioni, però, non si conosce ancora nessuna specifica su come dovrà essere effettivamente fatta la targa per i monopattini elettrici.
Resta, al momento, un grande problema. La riforma non è completa in quanto non si conoscono ancora le specifiche tecniche e pratiche sulle targhe per gli e-scooter: come saranno fatte, come si potrà richiederle e a quale prezzo.
Come si ribadisce anche nella riforma, le modalità attuative devono essere fissate da un apposito decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che però non è stato ancora emanato. Senza il decreto attuativo, dunque, il targhino non può essere né richiesto e né tantomeno rilasciato.
Cosa fare se manca il decreto attuativo
Come devono comportarsi dunque gli utenti che possiedono un monopattino elettrico? Al momento c’è un clima di confusione e incertezza normativa che colpisce sia chi utilizza gli e-scooter che le aziende del settore che senza regole precise sono frenate e scoraggiate nel continuare la propria attività.
I dubbi ci sono e vengono alimentati anche dai possibili ritardi con i quali il decreto attuativo potrebbe essere emanato. Sono trascorsi già tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada e ad oggi non c’è nessuna novità a riguardo.
Ecco allora che si è creata una situazione di stallo. Senza l’emanazione del decreto attuativo, infatti, non solo la targa per l’e-scooter non può essere richiesta dagli utenti ma non può nemmeno essere applicato l’obbligo di averla sul mezzo. E lo stesso vale per l’assicurazione.
L’unica mossa in grado di sciogliere questi nodi è quindi il decreto attuativo che si sta chiedendo a gran voce da diverse settimane ormai senza ricevere, per ora, nessuna novità.