Che l’autonomia sia di 20 o 80 km, presto o tardi arriva comunque il momento di mettere la batteria del monopattino elettrico di nuovo sotto carica. Per quanto tempo? Dipende. In genere un e-scooter ha bisogno di 4-5 ore per ricaricarsi, ma nei modelli più performanti il tempo può essere di molto inferiore.
Ridurre i tempi di ricarica del monopattino elettrico è uno degli aspetti su cui si stanno concentrando le ricerche tecnologiche che puntano a rendere questo mezzo di micromobilità elettrica ancora più efficiente e conveniente. E i risultati non mancano.
Nuovi caricabatterie ad alta velocità
Una delle innovazioni tecnologiche che potrebbe farsi strada prossimamente nel mondo degli e-scooter e non solo sono, ad esempio, le batterie al grafene.
Rispetto alle batterie al litio, che sono le più diffuse, queste hanno una maggiore densità energetica e minori tempi di inattività: significa che si ricaricano molto più velocemente (bastano pochi minuti) e che, immagazzinando più energia, garantiscono un’autonomia maggiore.
In commercio ci sono già invece i caricabatterie ultrarapidi: usando una tensione o una corrente più elevata, riescono effettivamente ad accelerare il processo di ricarica, pur generando talvolta maggiore calore.
Rispetto ai sistemi di ricarica tradizionale, esistono anche sistemi di ricarica wireless per monopattini elettrici. In questi casi il monopattino elettrico viene dotato di un apposito ricevitore e, quando il mezzo viene parcheggiato sul pad, la ricarica avviene velocemente e correttamente senza bisogno di un caricatore tradizionale con cavo.
Questo tipo di tecnologia wireless funziona con qualunque condizione atmosferica ed è una possibilità interessante anche per le flotte di e-scooter in sharing, che potrebbero ricaricarsi automaticamente ogni volta che vengono parcheggiate su questi pad.
Alcune di queste piattaforme di ricarica wireless tra l’altro funzionano anche se vengono interrate nell’asfalto e con un range di temperature esterne che va da -30 a +50 °C. Si tratta dunque di un’infrastruttura interessante che potrebbe trovare sempre maggiore spazio in ambito urbano in futuro, di pari passo con l’evoluzione delle smart city.
In alcune città comunque esistono già delle stazioni di parcheggio e ricarica smart (talvolta da prenotare tramite app) in cui è possibile lasciare l’e-scooter quando non lo si utilizza, ottenendo un doppio beneficio: da una parte il mezzo rimane parcheggiato in un posto più sicuro rispetto al marciapiede, dall’altra si ricarica automaticamente durante la fase di inattività.
Benefici per l’uso quotidiano e la convenienza degli utenti
Ricaricare il monopattino elettrico in poco tempo e magari lasciandolo parcheggiato in città, mentre si è in ufficio, è un grande vantaggio per gli utenti: consente di ottimizzare i tempi e di avere sempre a disposizione un mezzo pronto all’uso, senza il timore di rimanere con la batteria a terra a metà strada.
Non solo: la possibilità di accedere a sistemi di ricarica rapidi e diffusi in città può rappresentare un incentivo per coloro che stanno valutando se fare un investimento nel campo della micromobilità elettrica. La certezza di avere a disposizione un mezzo che può essere ricaricato rapidamente e facilmente, infatti, è un punto ulteriore a favore dell’acquisto di un e-scooter.