Leggeri e pratici, non stupisce che i monopattini elettrici si stiano ritagliando uno spazio sempre più consistente nelle abitudini di trasporto delle persone, specialmente se devono spostarsi in ambito urbano.
Sono i dati dei servizi di sharing mobility a restituire una fotografia di questa crescita recente. Queste società hanno iniziato a operare su larga scala nelle città italiane nel 2019 e nel giro di un paio d’anni sono passate da zero a 45mila e-scooter, usati soprattutto per spostamenti brevi: in media 2,3 km e 12 minuti di utilizzo.
Statistiche sull’uso degli e-scooter nel 2024
Il più recente rapporto dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, pubblicato nel 2023, ha rilevato che nel 2022 erano 67 i Comuni italiani che avevano adottato servizi di mobilità in sharing. Milano in particolare, con un +21% rispetto all’anno precedente, è diventata la terza città in Europa per incremento della micromobilità in sharing: la precedono Berlino (+306%) e Barcellona (+44%).
Per quanto riguarda nello specifico i monopattini elettrici in sharing, in Italia nel 2022 il numero di noleggi totali è cresciuto del 39% rispetto all’anno precedente, mentre si è registrato un calo del 56% degli incidenti che coinvolgono questi mezzi.
Non ci sono dati che ci dicano con esattezza quante delle persone che usano l’e-scooter, di proprietà o in sharing, lo facciano per andare o tornare dal lavoro. Secondo i dati Istat relativi al 2019, in Italia la popolazione pendolare per motivi di lavoro o studio è il 50,7% e l’81,6% usa un mezzo di proprietà, soprattutto l’automobile.
Il 51,6% degli occupati però si sposta fuori dal proprio Comune di residenza per andare al lavoro e, di questi, un terzo impiega meno di quindici minuti per arrivare a destinazione. Una tratta che dunque potrebbe essere facilmente coperta in e-scooter, come ci dicono anche i dati raccolti al di fuori del contesto italiano.
Secondo uno studio pubblicato nel 2022 e condotto a Parigi, Malaga, Bordeaux e Amburgo, ad esempio, i monopattini elettrici in sharing vengono usati per viaggi di circa 7,2 Km e che durano in media 12 minuti, con un picco di utilizzo tra le 15 e le 17.
I vantaggi del pendolarismo su e-scooter
Usare un e-scooter per il pendolarismo urbano può portare diversi benefici. Per l’ambiente, prima di tutto: rispetto ai motori tradizionali, il monopattino elettrico non contribuisce ad aumentare i livelli di polveri sottili e di inquinamento acustico e dell’aria.
Un secondo vantaggio è economico: acquistare un monopattino elettrico richiede un investimento iniziale inferiore rispetto a un’automobile, ovviamente, e anche i costi di mantenimento e gestione sono contenuti.
Infine, ci si guadagna in termini di tempo. Grazie al monopattino elettrico si evitano infatti il traffico e le code e si risparmiano anche i minuti di solito dedicati alla ricerca del parcheggio.
Prospettive future e tendenze di crescita
Dati i vantaggi pratici, economici e ambientali, i monopattini elettrici in teoria hanno le carte in regola per giocare un ruolo interessante nella micro mobilità urbana del futuro, specialmente quando si tratta di coprire tragitti brevi in città.
Un elemento di incertezza, per quanto riguarda le prospettive di crescita in Italia, è dato però dal nuovo Codice della strada che introduce l’obbligo di targa, casco e assicurazione per i conducenti di e-scooter.
Non è ancora chiaro con quali tempistiche e modalità bisognerà adeguarsi alla normativa: un punto, questo, che potrebbe influenzare o tenere in stand-by le scelte degli utenti.