Milano è una città vibrante e instancabile: che sia la prima o l’ennesima volta che si percorrono le sue strade, c’è sempre una nuova sorpresa dietro l’angolo da scoprire.
Per esplorare la città in totale libertà, e con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla comodità, la scelta giusta è affidarsi alle bici e ai monopattini elettrici di Platum.
Muovendoci agilmente nel centro urbano abbiamo messo a punto un itinerario in tre tappe, tutte ugualmente caratterizzate dai valori di sostenibilità, creatività e innovazione: gli stessi che si ritrovano anche nel brand di micromobilità elettrica.
Tradizione e innovazione si fondono al panificio Le Polveri
La prima tappa è un esempio di come sia possibile dedicarsi all’innovazione e alla ricerca tecnica, senza però rinunciare alla tradizione, all’attenzione alla natura e alla sostenibilità. Siamo al panificio diurno e caffetteria specialty Le Polveri, dove è Aurora ad aprire le porte ai visitatori.
È sempre lei a suggerire l’assaggio della sua focaccia con le cipolle pucciata nel cappuccino caldo: un abbinamento audace, reinterpretazione della tradizione ligure, che si rivela inaspettatamente irresistibile.
Attento alla sostenibilità e alla biodiversità delle coltivazioni usate per produrre le farine, questo panificio cerca di ridurre al minimo gli sprechi e l’inquinamento: lavora solo con produttori che forniscono materie prime di qualità e attenti al naturale ciclo produttivo e in più riutilizza i prodotti invenduti. Con il pane secco, ad esempio, si realizzano granola per la colazione e ripieni per il pranzo.
Pausa da Al Tatto, il ristorante veg che segue i ritmi della natura
Per assaggiare le prelibatezze sfornate da Aurora bisogna recarsi direttamente nella sua panetteria… oppure fare visita a un piccolo ma splendido ristorante vegetariano, il cui pane, appunto, arriva direttamente da Le Polveri: il ristorante vegetariano Al Tatto.
È questa la seconda tappa del nostro itinerario urbano milanese. Come spiega Sara, titolare e chef, un piatto particolarmente amato qui è il risotto mantecato con burro alla resina e aceto di larice, guarnito con polvere di abete bianco, glassa di mele, timo e germogli di larice.
Non si tratta solo di ingredienti originali, ma anche sostenibili: sono infatti raccolti con la tecnica del foraging, che prevede di prelevare le erbe selvatiche direttamente in natura. Va da sé che le ricette di Al Tatto, oltre che prive di carne e pesce, siano realizzate appunto con quello che la natura offre in un determinato momento dell’anno, nel massimo rispetto della stagionalità dei cibi.
Il pane invenduto finisce nel boccale: l’idea della start-up Ibrida Birra
Quale modo migliore di concludere il viaggio a bordo di e-bike e e-scooter Platum, se non sorseggiando un’ottima birra? Quella preparata da Francesca ed Elisa della startup milanese Ibrida Birra è molto particolare, perché è prodotta a partire dal pane invenduto dei panifici milanesi.
È un ottimo esempio di economia circolare, che dimostra come da un ingrediente “povero” e di recupero possa nascere un prodotto davvero buono, di alta qualità e che contribuisce a ridurre gli sprechi alimentari.