Torino, Milano, Bologna, Firenze: l’intreccio tra tradizione e innovazione sostenibile è stato il filo rosso che ha unito le Experience di Platum in varie città italiane. Se c’è una destinazione che più di altre sembra però incarnare questo connubio è proprio Padova.
Con la sua ricca storia e il suo impegno per la costruzione di un futuro più green, la città del Veneto offre un perfetto esempio di come passato e futuro possano coesistere armoniosamente. È inoltre una città che si presta particolarmente a essere esplorata con le e-bike e i monopattini elettrici e infatti così è stato, a bordo dei mezzi di micromobilità elettrica di Platum.
L’Università di Padova, un’eccellenza da cui imparare
Padova è un laboratorio a cielo aperto dove la storia, la scienza e la tradizione culinaria si intrecciano con l’innovazione. Il viaggio urbano alla scoperta di questa città, dunque, non poteva che cominciare dall’Università di Padova.
Fondata nel 1222 e “casa” di pensatori illustri come Galileo Galilei, è una delle università più antiche e prestigiose d’Europa e ancora oggi un centro di eccellenza per l’innovazione, dato che nell’ateneo hanno luogo vari progetti avanzati nel campo delle energie rinnovabili e delle scienze ambientali.
Un fiore all’occhiello dell’Università di Padova è il Museo di Storia della Medicina. Detto più brevemente MUSME, è un luogo interattivo e divulgativo che esplora l’evoluzione della scienza medica, sottolineandone il ruolo cruciale nel miglioramento della qualità della vita.
Altrettanto istruttiva è la visita al Museo della Natura e dell’Uomo, che offre un’opportunità unica per comprendere le connessioni tra l’essere umano e l’ambiente. Sono connessioni che spesso tendiamo a dimenticare, ma che è cruciale tenere a mente per riscoprire la necessità di un equilibrio più sostenibile per il futuro del pianeta.
Artigianato tradizionale con il maestro liutaio Roberto Lanaro
A proposito di tradizione e sostenibilità, con i monopattini elettrici di Platum abbiamo fatto tappa anche alla storica bottega del maestro liutaio Roberto Lanaro, che si occupa della riparazione di strumenti musicali garantendone l’elevata qualità e durabilità.
Utilizzando materiali innovativi e strumenti digitali, Lanaro dimostra come l’arte possa evolversi, anche grazie alle tecnologie moderne, in modo responsabile e sostenibile.
Bigoi a impatto zero, o quasi
Immancabile la tappa godereccia, che nel caso di Padova è stato Bigoi, un locale specializzato nella preparazione dei bigoli, cioè una pasta lunga, simile a un grosso spaghetto, tipica della città e diffusa in tutto il Veneto e in parte del Nord Italia.
Questa specialità viene proposta naturalmente in tanti ristoranti tipici, ma questo locale si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità dal momento che offre i “bigoi” (come vengono chiamati i bigoli) in formato take-away con packaging compostabili e a impatto zero.
Utilizzando ingredienti freschi e locali e anche incoraggiando i clienti a portare i propri contenitori da casa, il locale promuove un consumo responsabile e a minore impatto ambientale, senza ovviamente compromettere la qualità del prodotto.