Il nuovo Codice della Strada frena i monopattini elettrici: la nostra lettera al Governo

Platum insieme ad altri operatori del mondo e-scooter chiede modifiche urgenti del nuovo Codice della Strada: ecco la nostra lettera al Governo, tuteliamo la micromobilità sostenibile
Ragazzi in strada con e-scooter
Shutterstock

Il nuovo Codice della Strada ha messo in atto importanti novità che riguardano il mondo della mobilità e, in particolare, stravolge le regole legate all’uso dei monopattini elettrici. Le nuove regole hanno generato non poche perplessità, disagi e confusione non solo tra coloro che quotidianamente usano l’e-scooter per muoversi fuori e dentro le città, ma anche tra tutti gli operatori del settore.

È per questo che noi di Platum insieme ad operatori dello sharing, produttori e distributori, siamo scesi in campo per far sentire la nostra voce e sollevare i nostri dubbi circa la normativa entrata in vigore il 14 dicembre 2024.

Fare fronte comune oggi più che mai è fondamentale, perciò abbiamo dato vita alla prima associazione di categoria legata al settore dei monopattini elettrici. Il suo nome è “Alleanza per la mobilità sostenibile” e, come primaria azione comune, ha scelto di rivolgersi direttamente al Governo. 

Abbiamo inviato una lettera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai presidenti delle Commissioni trasporti di Camera e Senato, chiedendo delle urgenti modifiche sulle disposizioni che riguardano la circolazione dei monopattini elettrici.

Quali sono le problematiche del nuovo Codice della Strada

Tramite la neonata associazione “Alleanza per la mobilità sostenibile” abbiamo illustrato al Governo il caos informativo nel quale si trovano oggi gli utenti che per spostarsi in modo ecologico, sicuro e alternativo, sono abituati ad usare il monopattino elettrico, di loro possesso o noleggiato. 

Abbiamo fatto presente che ad oggi, “sebbene sia certo l’obbligo del casco, non si ha alcun tipo di certezza circa la targa e, di conseguenza, la copertura assicurativa, né sulle modalità di emissione della prima e di acquisto della seconda”. 

Sottolineiamo, dunque, che la Legge è entrata in vigore nonostante un quadro normativo confusionario, privo di informazioni cruciali. Tutto ciò scoraggia le persone all’uso dei monopattini elettrici: i cittadini, infatti, timorosi di incorrere in sanzioni per il mancato utilizzo del casco, per l’assenza della copertura assicurativa e della targa identificativa, “si stanno orientando verso altri mezzi di trasporto, anche inquinanti, sostenendo costi non previsti”. Scelte queste che potrebbero avere un impatto negativo sull’ambiente e la qualità dell’aria, favorendo l’aumento dei livelli di traffico.

Oltre a questo, abbiamo voluto sottolineare i “danni incalcolabili e oggettivamente immotivati” avvertiti da tutti noi del settore, da chi opera nello sharing ai produttori. Ai nostri occhi, i provvedimenti legislativi appaiono, dunque, non solo approssimativi ma anche noncuranti dell’impatto economico, sociale e ambientale che stanno causando.

Cosa chiediamo al Governo

Di fronte a questo scenario incerto e disordinato, abbiamo chiesto alle istituzioni governative e parlamentari maggiorechiarezza. Per i produttori ed i rivenditori di monopattini elettrici servono, infatti, informazioni adeguate a scongiurare un “eventuale blocco di un mercato utile, ma ancora in pieno sviluppo” che potrebbe condurre a conseguenze molto serie, anche in termini di occupazione.

Abbiamo chiesto, inoltre, se il Governo ha previsto adeguati ristori e ammortizzatori sociali dedicati alle imprese del settore, qualora, per via della delicata situazione che si è venuta a creare, si dovesse ricorrere a licenziamenti forzati. 

Ai Comuni, infine, l’istanza “di dare adeguate informazioni ai cittadini e di valutare la necessità di predisporre rimborsi a imprese, utenti e amministrazioni” laddove siano attive convenzioni tra servizi in sharing e i trasporti pubblici locali

Con la nascita dell’associazione e l’invio della lettera, vogliamo lanciare un segnale forte: quella dei monopattini elettrici è una realtà consolidata, unita e determinata. Questo mezzo di trasporto ha enormi potenzialità: non solo può contribuire a rendere il Paese più innovativo e sostenibile, ma rappresenta anche una risorsa economica e sociale in continua crescita. Tuttavia, per svilupparsi pienamente, ha bisogno di tutele e regole chiare da parte delle istituzioni.

LEGGI ANCHE:

Quando si può parlare di smart city inclusiva, anche per i più piccoli? Quali sono gli elementi...
Platum insieme ad altri operatori del mondo e-scooter chiede modifiche urgenti del nuovo Codice della Strada: ecco...
Quale dei mezzi elettrici è ideale per i tuoi spostamenti? Consigli e suggerimenti per una scelta utile...
Set your categories menu in Header builder -> Mobile -> Mobile menu element -> Show/Hide -> Choose menu
Shopping cart

Unisciti alla community Platum

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità e scopri in anteprima i nostri prodotti.

Privacy Policy