Dopo quasi due mesi in e-bike, Latifa Benharara è arrivata in Marocco coronando il progetto From Maiella to Sahara Bike Experience, viaggio di oltre 4000 km dall’Abruzzo al Nord Africa.
L’iniziativa è stata pensata da Benharara stessa con l’obiettivo di promuovere la libertà e la connessione tra culture diverse, rendendo la bicicletta un veicolo di valori positivi come l’abbattimento dei pregiudizi e l’accettazione della diversità.
Valori condivisi anche da Platum, che ha supportato Latifa fornendo la bicicletta gravel elettrica Triumph TE-Sprintcon cui è stato compiuto il viaggio.
From Maiella to Sahara: oltre 4000 km a bordo della e-bike Platum
From Maiella to Sahara Bike Experience è iniziato da Sulmona, città abruzzese in cui Benharara è nata e cresciuta da genitori marocchini e dalla quale il 6 ottobre 2024 è partita in bici in direzione Marocco.
Artista, autrice e fondatrice dell’Associazione Culturale Ilhem, Benharara aveva in programma di raggiungere Erg Chigaga dopo aver attraversato quattro nazioni (Italia, Francia, Spagna e Marocco) per un totale di 43 tappe.
Per affrontare un viaggio così impegnativo, la bici elettrica fornita da Platum si è rivelata una compagna preziosa in grado di garantire stabilità, comfort e controllo su ogni tipo di strada.
Le tappe più spettacolari: tra città storiche e paesaggi mozzafiato
L’esperienza di Latifa Benharara è stata straordinaria: merito da una parte dei luoghi suggestivi che la ciclista ha attraversato, dall’altra degli incontri fatti lungo la strada – uno degli obiettivi del progetto era creare connessioni durature nel segno dello sport, della condivisione e dell’interculturalità.
Tra le tappe più belle ci sono state ad esempio Firenze, Genova, Nizza, Toledo e Cordova, ma sono stati degni di nota anche il Parc naturel départemental de l’Estérel, il Golfo di Saint-Tropez, la foresta tra Saint Maxime e La Roquebrussanne e Tarifa, la città più meridionale d’Europa. È stato emozionante l’arrivo in Marocco, a Tangeri, così come il proseguimento dell’itinerario in terra nordafricana passando anche da Rabat.
Bellezze storiche e paesaggistiche a parte, non sono mancate le difficoltà. L’emergenza climatica che ha colpito la Spagna ha costretto la ciclista a modificare l’itinerario, allontanandosi dalla costa e ripartendo in e-bike da Madrid. Latifa ha inoltre affrontato giornate faticose, maltempo e anche un virus intestinale.
Difficoltà superate con il sorriso, tanta determinazione e il supporto della e-bike Platum, che, grazie all’assistenza alla pedalata, ha fatto la differenza soprattutto nelle giornate con grandi dislivelli.
La missione di Latifa: pedalare per unire le culture
Fin dalle sue premesse From Maiella to Sahara Bike Experience, che prossimamente sarà raccontato in un docufilm, ha voluto essere più di un semplice viaggio in bici.
L’esperienza è stata infatti l’occasione per raccogliere fondi a sostegno della costruzione di Casa Myriam, centro per bambini nella provincia di Ouarzazate, in Marocco.
Oltre a questo, il viaggio è stato un modo per raccontare il ciclismo come stile di vita e il diritto delle donne a praticare questo e altri sport. Latifa ha voluto promuovere l’uso della bici come uno strumento per aprirsi agli altri, esplorare il mondo e conoscere sé stessi.
Un punto di vista sposato anche da Platum, che con e-bike e altri mezzi di micromobilità elettrica propone modi nuovi e sostenibili per muoversi e vivere gli ambienti urbani e non.