Avventura in montagna: il viaggio sostenibile di Platum continua a Trento

Un’esperienza a bordo di e-bike e monopattini elettrici Platum per scoprire due realtà trentine capaci di coniugare innovazione e tradizione nel segno della sostenibilità
Due ragazzi in e-bike Platum alla scoperta di Trento e dintorni
Platum

Chi utilizza le e-bike e i monopattini elettrici Platum lo fa probabilmente per coprire il tragitto casa-lavoro, per andare a fare commissioni in centro o semplicemente per spostarsi in città e fuori in modo più agile, efficace e sostenibile.

Allargando lo sguardo oltre questi esempi di vita quotidiana, però, il brand continua a portare i suoi mezzi di micromobilità elettrica più lontano, alla scoperta delle realtà italiane più in linea con i suoi valori: innovazione, tecnologia e sostenibilità.

È un viaggio che sa essere di grande ispirazione e che ha già fatto diverse tappe interessanti, da Milano a Padova. La prossima fermata in questa avventura a zero emissioni? La splendida Trento e i suoi dintorni.

Biodistretto della Valle dei Laghi, un esempio di agricoltura sostenibile

Sono due in particolare le straordinarie realtà scoperte in provincia di Trento dai due giovani appassionati di tecnologia e mobilità elettrica protagonisti di questa avventura, che naturalmente si sono spostati a bordo dei monopattini e delle bici elettriche Platum.

Il loro viaggio è iniziato al Biodistretto della Valle dei Laghi, un territorio che unisce comunità locali, aziende agricole e istituzioni con l’obiettivo di promuovere un’agricoltura biologica, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Famoso per i suoi vini biologici, il miele di alta qualità e le erbe officinali, il Biodistretto è la dimostrazione che si può davvero coltivare la terra in armonia con la natura, riducendo al minimo

l’impatto ambientale e valorizzando la biodiversità.

Per riuscirci, gli agricoltori locali usano pratiche agricole integrate con innovazioni tecnologiche che, ad esempio, consentono di monitorare più facilmente il consumo di acqua e di ottimizzare i processi produttivi senza compromettere la qualità dei prodotti né la sostenibilità del processo.

Dalla tempesta alla rinascita con l’azienda VAIA

Il viaggio di Platum è proseguito verso VAIA, una start-up il cui nome richiama volutamente la devastante tempesta che nel 2018 ha duramente colpito anche questi territori, abbattendo milioni di alberi e lasciando dietro di sé un paesaggio stravolto.

L’idea di VAIA è semplice, ma geniale: usare il legno di quegli alberi caduti per creare prodotti di design sostenibile, come amplificatori naturali per smartphone e oggetti d’arredo.

Combinando tradizione artigianale e tecnologia moderna, questa giovane azienda riesce a dare una nuova vita al legno degli alberi distrutti dalla tempesta. Nel farlo, racconta una storia di resilienza e innovazione, ricordandoci che anche la peggiore delle crisi può trasformarsi in un’opportunità.

La combinazione vincente tra tradizione e innovazione 

VAIA e il Biodistretto della Valle dei Laghi sono due lati di una stessa medaglia, perché raccontano a modo loro la stessa storia: quando tradizione e innovazione vanno a braccetto nel segno della sostenibilità, allora un territorio e le sue risorse possono davvero trasformarsi in qualcosa di unico e innovativo.

Se possiamo immaginare un futuro diverso e più luminoso è anche per via di realtà come queste, oltre che grazie a una mobilità, urbana e non, capace di diventare sempre più green.

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