La e-bike è a tutti gli effetti una bicicletta a pedalata assistita, considerato che il motore dell’e-bike sostiene l’attività fisica dell’utente. Al tempo stesso una bicicletta a pedalata assistita non è necessariamente una bicicletta elettrica. Esistono infatti diversi modelli che non usano un motore elettrico, ma un motore a combustione interna.
Per farsi un’idea più precisa è sicuramente utile osservare il veicolo da vicino: innanzitutto analizzando la sua tecnologia. Ma anche passando in rassegna i pro e i contro della bici elettrica così come viene intesa in questo momento storico.
La tecnologia delle e-bike: dal motore ai sensori
Il motore dell’e-bike è l’elemento che, assieme alla batteria, si occupa della produzione di energia. Il suo lavoro consiste nella creazione di un campo magnetico ed è dotato di circuiti per il cambio di direzione della corrente. La tensione di un motore e-bike generalmente varia tra i 12 e i 28V. Molti modelli di motore elettrico sono senza spazzole (brushless), ma ne esistono anche di tipo brush con spazzole.
Questa differenza di costituzione incide sia sui costi di realizzazione della componente, che sull’attività di manutenzione da parte dell’utente. L’assenza di spazzole infatti riduce le possibilità di attrito interno, oltre a diminuire notevolmente il rischio di dispersione energetica.
Il motore lavora costantemente con la batteria dell’e-bike, che a sua volta si occupa dell’accumulo e il rilascio di energia. E allo stesso tempo dialoga con i sensori. Una bici elettrica è generalmente dotata di due diverse tipologie di sensore: da una parte il sensore di rotazione, anche noto come sensore di movimento. Dall’altra il sensore di forza.
Il sensore di rotazione ha il compito di riconoscere il momento in cui l’utente inizia a pedalare. E di inviare un segnale al motore, che potrà così avviare la sua attività di sostegno. Il sensore di forza è invece in grado di misurare il livello di pressione e spinta durante la pedalata: in altre parole, analizza la forza dell’utente. In questo modo il motore dell’e-bike riesce ad aumentare o diminuire il livello e la potenza della sua assistenza.
Perché scegliere una e-bike rispetto ai mezzi tradizionali
Esistono tantissimi motivi per cui scegliere una e-bike: tutto sta nel trovare quelli più in linea con le tue esigenze. Si va infatti dai motivi più razionali a quelli maggiormente legati a passioni e interessi personali.
Iniziamo col ricordare che la e-bike, di fatto, avvicina al mondo della mobilità tantissime persone che avrebbero difficoltà con una bicicletta tradizionale. Con la bici elettrica la pedalata è molto meno faticosa. E, di conseguenza, anche una persona poco allenata può lanciarsi in magnifiche escursioni. Senza doversi preoccupare di un percorso troppo lungo o una salita troppo ripida.
La facilità d’uso della bicicletta elettrica aiuta a capire come mai i suoi proprietari la utilizzino con così tanta costanza. Secondo ricerche recenti la quasi totalità dei titolari di e-bike sale a bordo della sua due ruote almeno una volta a settimana. Con un 30% di loro che la usa addirittura tutti i giorni.
Nonostante l’assenza di fatica, la bicicletta elettrica fa comunque bene alla salute. La pedalata infatti ha effetti positivi sul cuore e sui polmoni. Riducendo sia la pressione sanguigna che i livelli di stress. Infine, l’e-bike, se usata quotidianamente, permette di risparmiare cifre piuttosto interessanti. Senza però rinunciare alla propria libertà di movimento.
Dopo avere sostenuto l’acquisto del veicolo, dovrai occuparti soltanto della sua ricarica. Consumando una quantità di energia non troppo superiore a quella che serve per ricaricare uno smartphone. Una spesa decisamente inferiore, sia rispetto al rifornimento costante di un mezzo a motore. Sia rispetto a un qualsiasi abbonamento ai mezzi pubblici.
Sfide e limitazioni delle e-bike: come superarle
Quando si parla di limiti delle e-bike si può fare riferimento a concetti molto distanti tra loro. Ad esempio è possibile pensare ai limiti normativi che regolano l’utilizzo di questo genere di veicoli a pedalata assistita.
In Italia i modelli standard di bici elettrica hanno un motore da massimo 250 W, che permette di assistere la pedalata fino a quando viene raggiunta la velocità massima di 25 Km/h. Superato questo limite di potenza del motore, le bici elettriche vengono equiparate a ciclomotori. Esistono infatti modelli di e-bike che portano la potenza del motore fino a un massimo di 1.000 watt. E che porta l’utente a raggiungere una velocità di oltre 40 Km/h.
Allo stesso tempo esistono i “limiti” generalmente intesi come “contro”. Quelli più condivisi circa la bicicletta elettrica riguardano alcuni confronti specifici con la bicicletta tradizionale. In vari casi la e-bike è mediamente più pesante e difficile da manovrare rispetto alla bici tradizionale. Ma è anche vero che i nuovi modelli presentano telai molto più leggeri, con motori e batterie sempre meno ingombranti.
Inoltre, i diversi modelli di bici elettrica presentano un prezzo mediamente superiore rispetto a quelli di una bici tradizionale. Ma nei capoversi precedenti è già stato mostrato come si tratti di un costo iniziale, che poi apre le porte a un risparmio continuativo.